AGROAMBIENTE

 

EFFLUENTI ZOOTECNICI E ACQUE REFLUE. UTILIZZO AGRONOMICO EFFLUENTI ZOOTECNICI, MATERIALI DIGESTATI E ACQUE REFLUE

Normativa di riferimento

La Direttiva Comunitaria 91/676/CEE, più comunemente nota come Direttiva Nitrati, ha dettato i principi fondamentali relativamente all’utilizzo agronomico degli effluenti di origine zootecnica e delle acque reflue provenienti da piccole aziende agroalimentari. I principi fondamentali di tale direttiva sono stati recepiti a livello nazionale con il D.Lgs. n. 152/2006 e con il D.M. 7 aprile 2006, ora sostituito dal D.M. 25 febbraio 2016 n. 5046. Il conseguente recepimento regionale è avvenuto sulla base di successivi provvedimenti (principalmente la DGR 2495/2006, la DGR 2439/2007, la DGR 1150/2011) ora ricompresi e aggiornati con la DGR 1835 del 25 novembre 2016 “ Disciplina per la distribuzione agronomica degli effluenti, dei materiali digestati e delle acque reflue comprensiva del programma d’azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola del Veneto “.

A chi è rivolto il servizio

Le aziende agricole e/o zootecniche che intendono effettuare l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici, dei digestati e delle acque reflue sono tenute preventivamente a presentare la “comunicazione” di spandimento e, ove previsto, il Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA che ha validità annuale) alla Provincia/Città metropolitana in cui ha sede l’allevamento.

Ulteriori informazioni sono disponibili al sito dell’ufficio Agricoltura

 

Autorizzazioni integrate ambientali zootecniche

L'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è l'autorizzazione di cui necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi di Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC) dettati dall'Unione europea a partire dal 1996. Da allora il quadro normativo di riferimento per le AIA è comune in tutta Europa: venne inizialmente istituito con la Direttiva 96/61/CE, riscritto dalla Direttiva 2008/1/CE e poi confluito nella Direttiva emissioni industriali (IED, Dir. 2010/75/UE).

L'AIA è necessaria per l'esercizio di alcune tipologie di installazioni produttive che possono produrre danni ambientali significativi; è integrata nel senso che nelle relative valutazioni tecniche sono considerati congiuntamente i diversi danni sull'ambiente causati dall'attività da autorizzare, nonché tutte le condizioni di funzionamento dell'installazione, perseguendo quindi una prestazione ambientale ottimale. Tale obiettivo è tipicamente raggiunto con l'individuazione e l'adozione delle migliori tecniche disponibili (MTD, o BAT, (Best Available Techniques), ovvero le tecniche impiantistiche, di controllo e di gestione che, tra quelle tecnicamente realizzabili nello specifico contesto ed economicamente sostenibili a livello di settore, garantiscono prestazioni ambientali ottimali in un'ottica integrata

Devono ottenere l’AIA gli impianti per l’allevamento intensivo di suini e pollame con potenzialità produttiva massima superiore a:

  • 40.000 posti di pollame
  • 2.000 posti suini da produzione (di oltre 30 kg) o,
  • 750 posti di scrofe

Modalità di trasmissione

La documentazione per le autorizzazioni integrate ambientali deve essere trasmessa unicamente via Suap del comune dove ha sede l’impianto ai seguenti soggetti:

  • Città metropolitana di Venezia, servizio Agroambiente
  • ARPAV di Venezia
  • Comune dove ha sede l’impainto
  • Servizi veterinari di competenza (ULSS 3 o ULSS 4)
  • Comando provinciale dei Vigili del fuoco

Ulteriori informazioni sono disponibili al sito dell’ufficio Agricoltura