DALLA VECCHIA: «QUALI AZIONI INTRAPRENDERE CONTRO L’INQUINAMENTO»

06:4508/072012
Per l'assessore all'Ambiente bisogna lavorare nella logica interdisciplinare assieme ai Comuni e al territorio.

Le emissioni di anidride carbonica derivano dal riscaldamento e dal trasporto privato: incidono per circa il 90 del totale. Il dato arriva da un incontro organizzato dalla Provincia dal titolo “Dall’inventario base delle emissioni comunali le azioni e gli sviluppo sul territorio”. L’incontro è stato realizzato nell’ambito dell’accordo denominato “Patto dei Sindaci” e del progetto comunitario 20-20-20 finalizzati allo sviluppo di politiche antinquinamento e di risparmio energetico. L’obiettivo era rendere noti i numeri raccolti dalla Provincia, tramite un apposito programma informatico, con un focus particolare sui ventidue Comuni già aderenti al Patto dei Sindaci. Le informazioni, ancora parziali, hanno rilevato la quantità di emissioni inquinanti nell’aria per ogni singola area, sia da strutture pubbliche sia da traffico automobilistico locale. Nel corso dei lavori, sono state analizzate alcune azioni concrete da attuare per ridurre di almeno il 20 per cento le sostanze inquinanti nell’atmosfera entro il 2020. «Il nostro obiettivo – spiega l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia – è lavorare nella logica interdisciplinare assieme ai Comuni e al territorio. L’anno 2020 non è poi così lontano e occorre quindi un grande sforzo. Come ci dice l’Europa, tutti dobbiamo andare verso un’unica direzione. Abbiamo un obbligo anche etico-morale di lavorare al massimo per migliorare il nostro ambiente e soprattutto per riuscire a raggiungere livelli di efficienza energetica che poi si traducono virtuosamente in un risparmio sulle nostre bollette. Stiamo aiutando i Comuni e i cittadini ad intervenire con efficacia per raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto  che sono la riqualificazione degli edifici, dell’illuminazione pubblica e del trasporto pubblico locale». La Provincia sta lavorando per mettere a punto un progetto di risparmio energetico, che si sviluppa su 800 chilometri di strade, gestisce 4000 punti luce e di 156 impianti. In totale, in tutto il territorio ci sono 100 mila punti luce. Il 40 per cento è stimato in buone condizioni, il restante 60 per cento è obsoleto. Lo scopo è rendere più efficienti i consumi di almeno il 20 per cento, migliorare la qualità del servizio, ridurre l’inquinamento luminoso, ottenere più sicurezza e ottimizzare i costi di gestione. «I dati che stiamo ancora elaborando – dice il dirigente Massimo Gattolin – si basano su oltre il 50 per cento del nostro territorio. Sono relativi a 1014 edifici pubblici e comprendono uffici, scuole, impianti sportivi. Per ciascun edificio, sono stati inseriti dati relativi alle superfici, alla tipologia costruttiva, ai consumi energetici e termici. Questo sarà una base importante per costruire le azioni future». /www.provincia.venezia.it