PIANI DELLE ACQUE: FIRMATO OGGI IL PROTOCOLLO OPERATIVO CON IL COMUNE DI DOLO

08:1815/052013
Dalla Vecchia: «Il problema del dissesto idrogeologico è più che mai attuale»

Oggi al Centro Servizi di Mestre, sede della Provincia di Venezia, l’assessore all’Ambiente e alla difesa del suolo Paolo Dalla Vecchia ha firmato il protocollo operativo del Piano delle Acque del Comune di Dolo. Presenti per la Provincia anche il dirigente Massimo Gattolin e per il Comune di Dolo il sindaco Maria Maddalena Gottardo, l’assessore ai Lavori pubblici e Ambiente Alessandro Ovizach e il tecnico del servizio lavori pubblici Francesco Dittadi.

«Il problema del dissesto idrogeologico – riflette Dalla Vecchia – è più che mai attuale visto che il cambiamento climatico ha portato al verificarsi di precipitazioni eccezionali concentrate in poche ore. Spesso le cause principali sono imputabili all’uomo a causa dell’eccessiva trasformazione artificiale del territorio soprattutto per ciò che riguarda la distribuzione delle acque, fino all’assenza di una corretta suddivisione, nella rete fognaria, fra una linea dedicata agli scarichi e una sezione riservata alle acque piovane. Fondamentale resta quindi la prevenzione, con una strategia territoriale condivisa di censimento e monitoraggio delle criticità. Questa Provincia, guidata dal presidente Francesca Zaccariotto, è particolarmente sensibile al problema, stimola e sostiene la redazione dei Piani comunali delle acque quale strumento di governo di una questione che affligge i nostri territori. Il Comune di Dolo, a cui va tutto il nostro plauso per il grande lavoro che sta facendo, ha prontamente seguito i nostri consigli tecnici, approvando lo scorso anno il proprio piano, che è stato da noi cofinanziato con 10 mila euro».

Il Piano delle acque di Dolo individua dodici gruppi di interventi per la risoluzione delle criticità rilevate. Sono la risoluzione delle insufficienze sullo scolo Cavinello, la risezionamento dello scolo Pionca, la modifica del sistema di collettamento delle acque dell’area servita dallo scolo Riazzo, l’adeguamento dello scolo Torre, il completamento dell’idrovora in località Ca’ Dandolo, l’introduzione di un’idrovora in corrispondenza della confluenza tra scolo Castellaro e Carraretto, la sistemazione della rete di fognatura bianca nel centro di Dolo, il risezionamento dello scolo Brenton e innalzamento locale delle sponde del Brentoncino, la ricalibratura del fosso in destra dello scolo Irriguo, l’espurgo del fossato in via Casin Rosso, il risezionamento dello scolo Brentoncino e determinazione di nuovi volumi d’invaso e la sostituzione dei tombotti di dimensioni insufficienti a garantire il regolare deflusso delle portate generate dal bacino afferente allo scolo Marinelle o creazione di volumi d’invaso. «Abbiamo fortemente voluto e attivato – dice la sindaca di Dolo Maria Maddalena Gottardo – un tavolo di monitoraggio sull’attuazione del piano che coinvolge tutti i soggetti interessati: dal Genio Civile ai consorzi di bonifica, dalle associazioni di categoria alla Protezione civile, agli enti del territorio come l’Asl (vista la presenza dell’ospedale) e l’azienda dei rifiuti Veritas. E’ il nostro fiore all’occhiello per tenere aggiornati tutti con periodicità perché fare in squadra in questo settore è veramente fondamentale».

Il Piano delle acque è già stato adottato 17 comuni della provincia di Venezia, una decina di altre amministrazioni locali hanno completato o stanno predisponendo la sua redazione. «Il nostro Piano delle acque – spiega l’assessore all’Ambiente di Dolo Alessandro Ovizach – ha evidenziato circa 68 chilometri di fossi principali nella rete minore che sono di diretto interesse del Piano. La maggior parte della rete è privata (circa 66 per cento), mentre una buona percentuale è gestita dall’amministrazione comunale (circa 20 per cento) e dalla Provincia (circa il 12 per cento). Tale quadro è ideale per la ricerca di sinergie tra le amministrazioni comunale e provinciale, come in effetti si sta facendo ad esempio con riferimento alla manutenzione della viabilità e nella ricerca di aree comuni da dedicare alla laminazione delle aree soggette ad allagamenti». http://www.provincia.venezia.it