News - Legalità e ambiente

BONIFICA DI PORTO MARGHERA, INCONTRO IN REGIONE CON IL MINISTRO ALL’AMBIENTE

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La Presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha partecipato oggi a Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto a Venezia, all'incontro con il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Corrado Clini. L’incontro è stato finalizzato alla firma dei quattro protocolli operativi che danno seguito e attuazione all’accordo sottoscritto lo scorso 16 aprile 2012 da Regione, Provincia, Comune, Autorità portuale e Magistrato alle Acque per la bonifica di Porto Marghera. Il ministro Clini nella sua prolusione ha ringraziato il lavoro di squadra delle istituzioni finalizzato a restituire qualità all’area di Porto Marghera, e ha ringraziato l’impegno della Provincia di Venezia e dei suoi tecnici. «I protocolli – spiega Zaccariotto – mettono la parola fine a tante fantasticherie, tante ipotesi progettuali che per anni sulla questione legata al futuro di Porto Marghera sono state fatte, ma di cui non si intravvedeva nessuna attuazione, nessuno sviluppo concreto. Ritengo che l’impegno significativo, messo in atto in questi mesi a tutti i livelli dalle istituzioni sia invece la risposta concreta e fattiva che la gente voleva. Marghera non riguarda solo la regione del Veneto, ma ha un’importanza strategica e un riconoscimento a livello nazionale. Oggi queste azioni concrete mettono da parte ogni demagogia, e determinano un percorso che darà l’avvio a una nuova fase di rilancio: questo volevano i cittadini veneziani, e noi istituzioni  - attraverso un gioco di squadra – abbiamo saputo lavorare insieme, siamo riusciti a cogliere questo importante risultato. Un grazie particolare al ministro Clini che è riuscito a interpretare in modo tempestivo le richieste provenienti dal territorio». http://www.provincia.venezia.it

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Zaccariotto: «Un primo risultato che corrisponde alle attese della gente»

L'Assessore PAolo Dalla Vecchia intervistato sul tema della Legalità Ambientale.

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L'Assessore Paolo Dalla Vecchia intervistato da Fabrizio Stelluto di Italia Setta Gold parla delle iniziative della Provincia di Venezia per la lotta alla criminalità ambientale. Il tavolo tecnico che vede coinvolte, oltre alla Provincia stessa e alla Procura della Repubblica anche  tutte le forze di polizia che hanno siglato il protocollo di collaborazione con l'ente, ha portato ad una aumento dei riscontri di violazioni della normativa ambientale, alcune delle quali anche importanti. Sono stati raccolti dalle sanzioni comminate nel corso del 2011 oltre  500.000 Euro, parte dei quali in forza dei protocolli firmati saranno girati alle forze di polizia per l'acquisto di strumentazioni e materiali necesssari alle attività di controllo.

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La Provincia di Venezia promotrice dell'iniziativa del Tavolo Tecnico contro la criminalità ambientale.

Presentazione Rapporto Ecomafie

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I dati presentati il 6 luglio contenuti nel Rapporto Ecomafie di Legambiente del 2012  sono preoccupanti e riprotano alla necessità di mantenere altissimo il controllo sui fenomeni criminosi legati all'ambiente. Non è ancora possibile comprendere se dati così pesanti derivano da un'attività imptante di presenza, prevenzione e monitoraggio nel territorio che nel veneziano si sta attuando grazie alla forte collaborazione tra forze dell'Ordine e Enti competenti per la prevenzione. Molto in Provincia si è riusciti ad ottenere grazie ai protocolli di intesa che consentano il coordinamento tra le forze dell'ordine e il supporto anche strumentale. Molto resta da fare a livelo di controlli sia nel colo di gestione e trattamento dei rfiuti, in particolare quelli speciali e sia nella fase di trasporto. La normativa non sempre risulta adeguata, come sottolinea l'On. Felice Casson che propone la definizione della nuova fattispecie di Delitto contro l'ambiente per consentire maggiore incidenza contro le colluzioni e infiltrazioni mafiose che posson giungere a tutti i livelli. "La Provincia - afferma l'Assessore Paolo Dalla Vecchia- non può che applaudire e sostenere il lavoro di Legambiente e dell'Osservatorio Ambiente e Legalità che pur con i limiti e le difficoltà del caso fornisce con il Rapporto un importante strumento per effettuare considerazioni e condividere anche nuove strategie operative. I nostri sforzi in questo senso continuano anche perchè i risultati sono importanti, va comunque mantenuto un distinguo tra chi commette gravi reati e andrebbe punito con fattispecie penali più importanti della sanzione amministrativa e chi invece commette delle ingenuità e andrebbe semplicemente formato.

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La Provincia di Venezia è la settima in Italia per numero di reati legati alla criminalità ambientale.

Presentazione del Rapporto Legambiente 2012 sulle Ecomafie

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Legambiente presenterà il 6 luglio a Ca' Farsetti il Rapporto Ecomafie  2012 realizzato con l'apporto dell'Osservatorio Legalità e Ambiente di Legambietne e che vede la collaborazione con le forze dell'Ordine impegnate nel territorio italiano nella lotto contro la criminalità legata al tema ambientale.

Non solo di gesstione dei rifiuti si tratta, ma anche di infiltrazione in ambiti cardine per lo sviluppo strutturale quali le grandi opere e le lottizzazioni. L'appuntamento sarà incentrato sulla situazione veneta ponendo particolare attenzione a quanto avviene rispetto al ciclo dei rifiuti e per gli impianti di incenerimento anche per la produzione industriale si cemento.

E' previsto un saluto dell'Assessore Paolo Dalla Vecchia incentrato sulle attività promosse e coordinate dalla Provincia di Venezia per le Rete di Legalità Ambientale.

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Venezia e il Veneto tra Ecomafie e nuovi scenari di convivenza tra società e ambiente.

Ispra: nel 2010 aumentati i rifiuti in Italia

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Brutte notizie arrivano dal “Rapporto rifiuti urbani – edizione 2012” presentato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Il quadro che ne è esce riferito all’anno 2010, è sconfortante, con la produzione di spazzatura che ha raggiunto i 32,5 milioni di tonnellate, ovvero l’1,1 per cento in più rispetto all’anno precedente. C’è da registrare, però, una riduzione del conferimento in discarica di 523 mila tonnellate (meno 3,4 per cento). Numeri che se confrontati con il resto dell’Europa fatto capire come il nostro Paese debba fare ancora un salto di qualità. Per l’Eurostat, nel 2010 nei ventisette Paesi dell’Unione Europea sono state prodotte circa 252,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, l’1,1 per cento in meno rispetto al 2009. In Italia, sono le regioni del Centro a registrare l’aumento più significativo (più 1,9 per cento), seguite da quelle settentrionali (più 1,3 per cento) e meridionali (più 0,4 per cento). Ogni abitante del Centro, ha prodotto nel 2010 9 chilogrammi di rifiuti in più rispetto al 2009, mentre sono stati tre i chilogrammi in più di ogni italiano del Nord, contro i due chili del Sud. Con una media nazionale di quattro chili di rifiuti urbani pro capite in più.
Le regioni che più producono rifiuti, a livello pro capite, sono l’Emilia Romagna, la Toscana, la Valle d’Aosta, la Liguria e il Lazio. La minore, invece, è della Basilicata. La Campania produce sempre più spazzatura.  La media nazionale di raccolta differenziata è di 189 chilogrammi per abitante. Sono 262 i chili per abitante riciclati al Nord, 166 al Centro e, per la prima volta, il Sud supera i 100 chili.
Al Nord è il Veneto il più attivo nella raccolta differenziata, con una percentuale del 58,7 per cento (più 1,2 per cento rispetto al 2009), seguito dal Trentino Alto Adige (57,9 per cento) e il Piemonte (50,7 per cento); al Centro, sono Marche a primeggiare, (39,2 per cento) e una crescita del valore del 9,5% per cento; a ruota seguono la Toscana (36,6 per cento e più 1,4 per cento rispetto all’anno precedente), l’Umbria (32 per cento) e il Lazio, con appena il 16,5 per cento. Roma è appena sopra a questa percentuale. Al Sud, la raccolta differenziata in Campania si attesta al 32,7 per cento, con Salerno al 55,2 per cento e il 50 per cento ad Avellino. La città di Napoli, nonostante l’emergenza rifiuti, ha raggiunto il 26,1 per cento, contro il 24,4 per cento del 2009.
Nel 2010, gli impianti di incenerimento operativi erano cinquanta. La maggior erano al Nord (56 per cento) e, in particolare, in Lombardia ed Emilia Romagna. Nel Centro operavano tredici impianti  e nove al Sud./www.isprambiente.gov.it

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L'ISPRA istituto Italiano Superiore pre la Protezioe e la Ricercca Ambientale disegna un quadro sconfortante per la produzione di spazzatura in Italia, ma il Veneto è il migliore nella raccolta differenziata.

Cemento – Corruzione –Ecomafie, Veneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta

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Sabato 19 maggio 2012 al Centro Culturale Leonardo Da Vinci di San Donà di Piave, si è svolto il convegno su “Cemento – Corruzione –Ecomafie, Veneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta” organizzato da Legambiente, con il patrocinio della Provincia di Venezia e il Comune di San Donà di Piave.Assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia: «La Provincia di Venezia è molto attenta al fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore delle politiche ambientali e quindi nel ciclo integrato dei rifiuti e nella cosiddetta partita del cemento. Abbiamo avviato da tempo tavoli tecnici con la sottoscrizione di protocolli con varie istituzioni che combattono la criminalità organizzata: Polizia, Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Polizia ferroviaria e Guardia di Finanza. Tutto ciò per consentire uno scambio di dati per il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno.

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Assessore Paolo Dalla Vecchia: «Avviata collaborazione con tutte le forze dell'ordine per lo scambio di dati»

Esposizione all'amianto: giornata di studi sulle azioni di prevenzione ambientale

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04-04-2012 - Martedì 3 aprile ore 14.30 a S.Elena in Venezia, nell’ex convento dei Servi di Maria, la Provincia di Venezia con l’International Academy of Environmental Sciences (Iaes) ha organizzato la seconda giornata di studi sull’amianto dal titolo “Esposizione all’amianto, un problema aperto: nuove frontiere del diritto penale e nuovi orizzonti terapeutici”.

Presenti l’assessore provinciale alla Politiche Ambientali Paolo dalla Vecchia, il presidente vicario Iaes Antonino Abrami, il premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il procuratore generale della Corte d’Appello di Venezia Pietro Calogero, presidente Consiglio Ordine Avvocati di Venezia Daniele Grasso, il procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, per la Commissione Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare (Commissione Envi) Vittorio Prodi e il Ministro della Salute Renato Balduzzi.

L’assessore provinciale alla Politiche Ambientali Paolo Dalla Vecchia: «Ringrazio Iaes per aver organizzato con noi questa giornata di studi, che ha raccolto tante personalità di spicco che operano per tutelare la salute e la dignità di quelle persone, operai e famiglie intere, vittime di quello che dobbiamo continuare a definire il “dramma dell’amianto”. Come ente, ma anche e soprattutto come semplice cittadino, percepisco l’importanza del complesso lavoro svolto da Raffaele Guariniello, e l’importanza storica delle recenti sentenze torinesi che vanno a recuperare, almeno in parte, la dignità delle vittime e individuare finalmente delle responsabilità di rilievo nella questione eternit. Purtroppo a Porto Marghera e nel territorio provinciale conosciamo bene questo dramma, che ha provocato vittime, ha coinvolto e continua a coinvolgere operai e famiglie ed ha visto, finora, solo alcune condanne, e questo anche grazie al lavoro di Felice Casson sul fronte Breda–Fincantieri, anche se altre indagini sono ancora aperte».

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Assessore Dalla Vecchia: «Tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini»