News - Inserimento non valido

VENTESIMA EDIZIONE DI PULIAMO IL MONDO

Immagine: 
Testo: 

Torna da venerdì 28 a domenica 30 settembre la ventesima edizione di Puliamo il mondo, l’iniziativa di volontariato organizzata da Legambiente. Si tratta di un fine settimana ambientalista, che vedrà tanti cittadini impegnati per ripulire e recuperare aree degradate e rendere più belle e vivibili le città dell’Italia. Venezia sarà il cuore centrale di quest’anno, dedicato al problema dei rifiuti e al degrado dei beni culturali e lo slogan sarà “L’Italia tesoro d’Europa”. Nella città lagunare, domenica 30 settembre, i volontari si occuperanno della pulizia del fondale Canal Grande insieme a due associazioni di sub del comune. Ci sarà poi la raccolta rifiuti superficiali con barche messe a disposizione da Legambiente Venezia. Infine sono in programma laboratori sul recupero e il riuso dei rifiuti che coinvolgeranno bambini e adulti. L’iniziativa è patrocinata, tra gli altri, dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero della Pubblica istruzione dell’Università e della Ricerca e dall’Upi (Unione Provincie Italiane). http://www.legambiente.it

Sottotitolo: 
L'appuntamento di Legambiente torna dal 28 al 30 settembre. Venezia sarà uno dei punti centrali dell'iniziativa

CLINI: AUMENTARE L'ENERGIA RINNOVABILE NEI PROSSIMI DUE ANNI

Immagine: 
Testo: 

Aumentare del 3-4 per cento l’energia rinnovabile in Italia. L’obiettivo per il prossimo biennio è stato fissato dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso  del seminario “La sfida verde: come finanziarla” dov’è intervenuto anche il suo collega inglese Gregory Barker. Secondo Clini, il nostro Paese dovrà alzare fino al 30 per cento la percentuale, oggi assestata al 26-27 per cento e tutte le aziende che operano nel settore, stanno avendo dei risultati positivi. http://www.minambiente.it

Sottotitolo: 
L'obiettivo è alzare la percentuale del 3-4 per cento

MORIA DI VONGOLE: APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO PER AIUTARE I PESCATORI

Tags: 
Immagine: 
Testo: 

La quinta Commissione (Ambiente, Ecologia, Caccia, Pesca, Protezione civile, Vigilanza) ha approvato l’ordine del giorno che sarà presentato al Consiglio provinciale per aiutare i pescatori danneggiati dalla moria di vongole nelle aree della laguna centrale appartenenti all’ambito di monitoraggio 12L052. Il documento tra l’altro «impegna la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto ad attivarsi affinché il Prefetto convochi con urgenza un tavolo istituzionale per prendere atto del gravissimo stato di crisi del settore della pesca lagunare, promuovendo iniziative atte alla dichiarazione dello stato di crisi». Sono state inoltre integrate anche alcune delle richieste dei pescatori tra cui la «revisione della classificazione delle aree lagunari, il ripristino della salinità del mare e delle centraline antinquinamento, e la possibilità di una proroga del pagamento dei canoni in attesa della possibilità della reimmersione». Chiesto anche «l’avvio di una pesca emergenziale solo per i pescatori danneggiati e la realizzazione di idonee aperture sulle nuove barene artificiali realizzate recentemente nei pressi del canale Malamocco–Marghera per ripristinare l’idrodinamica esistente prima dell’effettuazione di tali opere». In aula era presente anche una delegazione di allevatori della laguna centrale. http://www.provincia.venezia.it

Sottotitolo: 
Il via libera è arrivato dalla quinta Commissione di Ca' Corner

DALLA VECCHIA INCONTRA LUCA ZEVI, CURATORE DEL PADIGLIONE ITALIA ALL’INTERNO DELLA BIENNALE

Immagine: 
Testo: 

L’assessore all’Ambiente della Provincia, Paolo Dalla Vecchia, ha incontrato Luca Zevi (nella foto), architetto di fama internazionale e curatore del padiglione Italia nell’ambito della Biennale di Architettura a Venezia. Nel corso della riunione è stata accolta con disponibilità, l’ipotesi di installare la “Casa Sensoriale – Domotica”, un progetto a cura di Lucilla Del Santo, che riassume temi strategici per il Veneziano, di valenza culturale, ambientale ed architettonica, all’interno delle iniziative del Padiglione Italia della Biennale.

La “Casa Sensoriale Domotica” vuole dunque rappresentare un nuovo modello di abitazione che, nel rispetto dell’ambiente, tiene conto dei più moderni concetti di ingegneria domotica, nel senso del risparmio energetico e ausilio per la quotidianità, versatilità progettuale, attrattività estetica, e bassi costi di gestione e realizzazione. Inoltre vuole essere uno spazio espositivo coinvolgente, che esplori e metta in mostra i nuovi linguaggi estetici dei complementi d’arredo e del design sostenibile alternativi ai consueti oggetti di consumo. «Con il Patto dei sindaci – spiega Dalla Vecchia – le città e i cittadini sono coinvolti nello sviluppo della politica energetica dell’Unione europea. L’impegno da rispettare è la riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20% entro il 2020, come previsto dalla strategia 20-20-20 dell’Unione europea. Il Patto dei sindaci per l’energia rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro ed agendo da traino per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio. Le nuove politiche energetiche devono essere sostenute da un adeguato movimento culturale volto a far crescere la consapevolezza dei limiti dell’era moderna ed allo stesso tempo delle sue potenzialità di rinnovamento. La Provincia di Venezia agisce come struttura di coordinamento per potenziare il messaggio e aumentare la diffusione e l’effetto delle nuove politiche energetiche, diffondendo concetti valori e buone pratiche alla base del Patto dei Sindaci, nei Comuni del proprio territorio. Il progetto della Casa Sensoriale si propone come un nuovo modo per dare agli spazio ai temi della sostenibilità ambientale e sottolineare quanto emerso nel rapporto GreenItaly 2011, l’importanza che le imprese italiane credano nelle potenzialità offerte da scelte ecosostenibili. L’avvio di questa collaborazione amplifica la valenza degli obiettivi che la Provincia ha deciso di perseguire». http://www.provincia.venezia.it

Sottotitolo: 
La Provincia accoglie l’ipotesi di installare la “Casa Sensoriale – Domotica”

WWF: MARE MEDITERRANEO MINACCIATO DAL PETROLIO

Immagine: 
Testo: 

Mar Mediterraneo minacciato dal petrolio. Lo rileva uno studio del Wwf e presentato nel dossier “Teniamo la rotta-Tutela dell’ambiente marino e navigazione marittima”. La zona più esposta alle trivelle è il mare di Albora, tra Spagna, Marocco e Algeria, ma anche attorno alle coste italiane non sono immuni da pericoli.  Il Mar Mediterraneo conta attorno ai 46,270 di chilometri di costa, dove ci sono tante biodiversità ma su cui grava un traffico merci pari 3,6 miliardi di tonnellate di beni movimentati nel solo 2010, di trasporto di petrolio con 9 milioni di barili quotidiani, pari al 20 per cento del greggio trasportato in tutto il mondo, di cui metà scaricati nei soli porti petroli italiani, tra cui Genova, Trieste e Venezia. Inoltre ci sono 750 porti turistici, 286 commerciali, 13 impianti di produzione di gas e 180 centrali termoelettriche. Sono nove le raffinerie situate sulla costa (Marghera, Falconara, Taranto, Livorno, Augusta, Priolo, Milazzo, Sarroch e Gela), delle quattordici attive sul territorio italiano, che nel 2010 hanno lavorato più di 90 milioni di tonnellate di greggio e semilavorati.

Secondo il Wwf, la laguna di Venezia, patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco, non è sufficientemente tutelata come dovrebbe. Con 550 chilometri quadrati di superficie, è uno degli ecosistemi lagunari costieri più estesi e più importanti d’Europa, con un immenso patrimonio naturalistico, faunistico e floristico. Nonostante ciò, il traffico petrolifero ha vaste proporzioni; ogni anno, vi transitano 1.217 navi (11 milioni di tonnellate l’anno), di cui la metà di stazza superiore alle 40 mila tonnellate; uno sversamento da incidente nel Canale Petroli, raggiungerebbe in 90 ore Venezia e Chioggia, con danni irreparabili ai monumenti e all’ambiente. Negli ultimi vent’anni, è raddoppiato il traffico a motore: ogni giorno sono segnalati 30 mila passaggi in città di barche, che per il 97 per cento sono a motore e provocano il moto ondoso. http://www.wwf.it

Sottotitolo: 
Lo rivela il dossier Wwf “Teniamo la rotta-Tutela dell’ambiente marino e navigazione marittima”

Bosco delle Lame di Concordia Sagittaria: una zona umida realizzata dalla Provincia con 50 mila euro

Sezione sito: 
Immagine: 
Testo: 

Mercoledì 3 settembre 2012 a Ca’ Corner, sede della Provincia di Venezia, si è svolta la terza commissione consiliare per discutere di “Rete ecologica della Provincia di Venezia. Esiti del sopralluogo al Bosco della Lame di Concordia Sagittaria e introduzione al sopralluogo alle foce del Tagliamento del giorno 14 settembre”, convocata dal presidente Michael Valerio.
Hanno partecipato ai lavori anche l’assessore provinciale ai Parchi, boschi e riserve  Giuseppe Canali e il funzionario provinciale Andrea Ballin che ha illustrato le caratteristiche principali dei siti.
ll Bosco delle Lame di Concordia Sagittaria, realizzato dal comune e situato su un territorio in origine paludoso e poi bonificato, è riconosciuto nel PTCP (il piano territoriale di coordinamento provinciale) come corridoio ecologico ed elemento di collegamento con la valle Zignago. La zone umida di 8 ettari circa, inaugurata a marzo di quest’anno, è stata realizzata dalla Provincia di Venezia in collaborazione con il comune, il locale Consorzio di bonifica e l’Ambito territoriale di caccia. L’intervento è stato finanziato dalla Provincia di Venezia con 50 mila euro. La foce del Tagliamento e le Lame del Revelino, oggetto del prossimo sopralluogo, si trovano invece a Bibione pineta e sono siti ambientali di valenza nazionale e comunitario, per la biodiversità della flora e della fauna, ed inseristi nella Rete ecologica provinciale e nel PTCP.
L’assessore provinciale Canali: «Continua l’azione della Provincia di Venezia per far conoscere e soprattutto tutelare queste realtà ambientali uniche. Il Bosco della Lame di Concordia pur piccolo nella dimensione territoriale, è senza dubbio un intervento importante per la sua qualità ambientale e naturalistica, per il contesto in cui si inserisce, e costituisce un sito adatto al ripopolamento della fauna locale ed idoneo alla diffusione della flora tipica della zona».

VONGOLE VERACI A RISCHIO SE CAMBIA IL CLIMA

Tags: 
Immagine: 
Testo: 

Le vongole veraci sono sensibili ai cambiamenti climatici: sbalzi di temperatura dell’acqua e meno plancton a disposizione, danneggiano il loro habitat e ne mettono in crisi la crescita. Lo rivela uno studio effettuato da Donata Melaku Canu, Cosimo Solidoro e Gianpiero Cossarini dell’Ogs (Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale) e Filippo Giorgi del Centro internazionale di Fisica teorica. Lo studio ha preso in esame un’area test della laguna di Venezia (550 metri quadrati), si è basato su simulazioni che mettevano in rapporto un particolare modello atmosferico regionale e l’ecosistema locale. Due le finestre temporali analizzate dagli studiosi, relative a un periodo di trent’anni: la prima riguarda il periodo 1961-1990, mentre la seconda riguarda le decadi 2071-2100. Dieci, invece, le aree lagunari esaminate, scelte sulla base delle attività dedicate all’acquacoltura. Si è dimostrato come l’acquacoltura, che anche in Friuli Venezia Giulia rappresenta un’importante fonte di reddito, potrebbe subire danni se il clima dovesse cambiare. Secondo gli autori, che ribadiscono come il presente risultato sia frutto di una simulazione matematica, le conclusioni dello studio dovrebbero indurre a una gestione più mirata delle politiche future. Cambiando il clima cambia pure il regime delle piogge; di conseguenza si modifica il trofismo del sistema (cioè le dinamiche connesse al nutrimento) e con esso la capacità del sistema stesso di sostenere la produzione di vongole veraci. Questi molluschi bivalvi, oltre a essere fonte di reddito per la popolazione locale perché attività importante che si affianca al turismo, contribuiscono a conservare e tramandare quel patrimonio di conoscenze che lega le genti della laguna al proprio territorio e al mare. Ben 4500 ettari di laguna, infatti, sono dedicati alla venericoltura, con oltre 2500 addetti.http://www.ogs.trieste.it

Sottotitolo: 
A dirlo uno studio dell'Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale e del Centro internazionale di Fisica teorica

ZACCARIOTTO: «LA PROVINCIA C’È ANCORA SULLA BONIFICA DI PORTO MARGHERA»

Immagine: 
Testo: 

«Comprendo pienamente lo sconforto dei lavoratori, e dico loro che non li abbiamo abbandonati, anzi li ringrazio perché facendo appello alla Provincia e “tirando le orecchie” all’istituzione ne riconoscono il ruolo istituzionale e parimenti l’attività svolta incessantemente a favore dell’occupazione e del lavoro». Lo ha detto il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, rispondendo all’appello dei lavoratori chimici di Porto Marghera a Ca’ Corner e alle istituzioni locali. Gli operai avevano manifestato davanti all’ex Sirma e non vedono risultati concreti per il loro futuro occupazionale, dopo l’accordo sulle bonifiche sottoscritto lo scorso 16 aprile. «E’ importante ricordarlo anche oggi, come fanno i dipendenti, e soprattutto in relazione all’applicazione dell’accordo di bonifica di Porto Marghera che ha visto tutte le istituzioni siglare l’accordo, ma non tutte, purtroppo, chiamate a partecipare ai tavoli per la redazione dell’accordo stesso, e per poter decidere in modo efficiente e condiviso quali iniziative avviare al più presto. La Provincia sull’accordo avrebbe avuto e ha un ruolo molto complesso da svolgere: deve attuare tutti i controlli tecnici e normativi necessari per verificare e certificare la bonifica avvenuta, svolge un compito primario in materia di lavoro, e una funzione importante in ambito urbanistico. E’ la Provincia che avvia le istruttorie sui singoli progetti, fornendo pareri tecnici e individuando le tecniche standard di bonifica, per poi controllare e certificare l’effettiva bonifica dell’area. Vi sembra poco? Allora come è possibile che la Provincia non sia costantemente interpellata e informata sullo stato di avanzamento del percorso di bonifica come previsto dall’accordo siglato? La Provincia c’è ancora, è viva e attiva, non è un’istituzione superata come in molti vorrebbero far credere. Giustamente i lavoratori si attendono quanto prima delle risposte concrete. Il problema è enorme e urgente, e la situazione resta purtroppo ancora stagnante. Abbiamo scritto lettere al governo e ai ministri, abbiamo promosso il riconoscimento di Porto Marghera come area di crisi complessa, abbiamo proposto soluzioni concrete per poter rilanciare i siti industriali, e per quanto di nostra competenza continueremo a percorrere tutte le vie possibili per uscire da questa crisi». Provincia Pagina news

Sottotitolo: 
Il presidente della Provincia risponde all’appello dei lavoratori chimici di Porto Marghera

MESTRE: NEL PRIMO SEMESTRE 2011, CRESCE RACCOLTA DI VETRO, PLASTICA E LATTINE

Immagine: 
Testo: 

Dati che fanno ben sperare per la differenziata a Mestre. Nel primo semestre 2012, la raccolta di vetro, plastica e lattine si è assestata a 7.703,263 tonnellate, in aumento rispetto alle 6.434,96 dello stesso periodo del 2011. Inoltre, in luglio, nell’impianto di Eco-Ricicli Veritas sono entrate per la separazione e il trattamento 7.838 tonnellate di vetro plastica e lattine, raccolte soprattutto nel territorio dove Veritas gestisce l’igiene urbana. Gli usi della plastica riciclata sono svariati: 67 bottiglie diventano l’imbottitura di un piumino matrimoniale, 200 flaconi una pattumiera, 14 vaschette un cestino portafiori. Anche piatti e bicchieri usa e getta di plastica possono essere conferiti insieme alla plastica. Le posate di plastica monouso e le stoviglie di plastica riutilizzabili, devono essere eliminate insieme al rifiuto secco. E’ importante che piatti e bicchieri monuso di plastica siano svuotati da ogni residuo: la presenza di cibo o altro materiale organico, rende impossibile la selezione e il successivo recupero. http://www.gruppoveritas.it

Sottotitolo: 
Sono i dati di Veritas, che ricorda il modo corretto per conferire questi rifiuti

LEGAMBIENTE: INQUINAMENTO ALLA FOCE DEL LIVENZA

Immagine: 
Testo: 

Foce del fiume Livenza inquinata. E’ il risultato del prelievo fatto ad agosto 2012 dalla Goletta Verde di Legambiente al Lido. Si tratta dell’unico degli otto punti esaminati, dove i valori risultano fuori dai limiti di legge. Gli esperti hanno analizzato anche la spiaggia di San Nicolò al Lido, Marina di Eraclea, lido di Jesolo, Bibione e Rosolina, con dati positivi.

Legambiente, poi, ha puntato il dito contro il troppo cemento in Veneto, dicendosi del tutto contraria al progetto del villaggio turistico a Ca’ Roman, dov’è prevista la costruzione di 42 villette bifamiliari. Queste dovrebbero sorgere nell’isola di Pellestrina a Venezia ma il luogo designato ricade accanto all’oasi Lipu di Ca’ Roman, dove ci sono 170 specie di uccelli e alcuni insetti unici al mondo.http://www.legambiente.it

Sottotitolo: 
Legambiente boccia anche il villaggio turistico a Ca’ Roman di Pellestrina

Pagine